venerdì 28 marzo 2008

Lato oscuro


Sono tornata al mio grande amore .. La Siria .. Inevitabile accadimento dati i mesi trascorsi a decidere cosa avrei fatto del mio futuro (riflessione mai terminata!) e accelerato sostanzialmente da due fattori, il primo dei quali è rappresentato da una persona, il secondo da un romanzo.
Una ragazza (poi diventata amica!) con la quale ho condiviso esperienze variopinte a Damasco, in questi giorni è proprio a Sham, alloggia in una casa non distante dalla mia e non riesco a non pensare cosa proverei se fossi anch'io lì.
Un fiume di ricordi e di episodi vissuti (all'epoca) e altri immaginati (adesso) balena continuamente nella mia mente ..
Il libro, è di Rafiq Shami Il lato oscuro dell'amore che mi riporta per le vie di Damasco, tra spazzatura, cordialità e calore, sguardi indiscreti e kebab di cui non dimenticherò mai il gusto.
Una fettina di vita, trascorsa in un mondo che mi appare ormai lontanissimo ma continua di tanto in tanto a rivivere attraverso ricordi carichi di nostalgia e di affetto.

Semaforo verde per Persepolis in Libano!



Martedì scorso le autorità di censura libanesi hanno finalmente legalizzato la proiezione del film d’animazione “Persepolis”.



La decisione di bandire il film dalle sale libanesi era scaturita dal fatto che alcuni ufficiali sciiti avevano dichiarato che il contenuto del film fosse offensivo nei confronti dei musulmani e dell’Iran.

Di conseguenza per evitare che, data la delicata crisi politica libanese, la proiezione del film potesse essere utilizzata come pretesto per generare forme varie di malcontento, era stata presa la decisione di bandirlo ..


All's well that ends well!!

martedì 18 marzo 2008

Tharthara urduniyya


Jordanian chitchat

Shaykh fi Sham

Shaykh fi Sham

Spirtual city


Al zawaj .. al sabab al ra'isy li-l talaq!

"Il matrimonio .. la ragione principale del divorzio" ..

Children, Sham


Children, Sham

Salam duni Zaman



Lebanon


Children in Lebanon, War

Salam


"Salam", Peter Sanders picture

Gaza, Artists'wall. commemoration of the Universal Declaration of HR


Allah


domenica 16 marzo 2008

Cosa ne è di Persepolis a Beyrut, una zona controllata dagli Hezbollah, alleati dell’Iran?

Nel 2007 al festival del libro di Dahiye (sobborgo di Beyrut) c’era un pila enorme di copie di Persepolis in traduzione araba.

Il fumetto, che è stato recentemente nominato agli Oscar nella sezione film di animazione (pur senza vincere), narra la storia autobiografica della Satrapi sin dall’infanzia fino all’età adulta e ha come ambientazione l’Iran della rivoluzione islamica del 1979 e gli anni a venire.

Se il libro ha avuto riscontri positivi al festival di Dahiye, analoga fortuna non è capitata al film: il Comitato della Censura ha chiesto che venisse bandito dalle sale cinematografiche libanesi.
Bassam Eid, funzionario della Empire Films, (casa di distribuzione del film in Libano) ha dichiarato che la Censura ha chiesto di posticipare la proiezione del film per via dello stato di pericolo in cui versa il Paese.
In parole povere, si temono rivendicazioni da parte degli Hezbollah dato che il film mette in cattiva luce l’Iran.

Quanto alla circolazione del film in Iran, è sorprendente apprendere che sia stato dato in due centri culturali ma in seguito bandito dalle sale.
.. Per molti ma .. non per tutti?! ..

Sfugge alla censura, però, la potenza dei mass media e la diffusione di internet.
Nessuna censura né dittatura locale potrà mai impedire la diffusione delle copie pirata per le strade o su internet! Questo è quel che succede quando un film viene bandito.
Inoltre spesso, un film che viene bandito, riscuote un livello d’attenzione altissimo da parte del pubblico incuriosito dal comprendere cosa ci sia di tanto haram (contro la legge, vietato) nella visione della pellicola in questione.

mercoledì 12 marzo 2008

HAMMAM AL-MALATILI



Malgrado il forte conservatorismo legato al retaggio arabo islamico, il cinema egiziano ha sempre trattato, seppur in modo implicito e tramite allusioni indirette, temi e sottotemi omosessuali.
La vera scossa è arrivata nel 1973 con la macchina da presa dell’audace Salah Abou Sayf, che ha adattato la sceneggiatura del suo Hammam al-Malatili (“Il bagno di Malatili”) dal racconto breve di Isma‘il Wali al-Din. Nel giugno del 1972 il film è stato sottoposto a esame da parte del Parlamento e ha preso parte alla seduta anche Salah Abou Sayf, che ha difeso a spada tratta il suo film. Sebbene i pareri in seno al comitato fossero discordanti, l’allora presidente del Parlamento Gamal Al-Atifi, aveva proposto di eliminare le scene di sesso lasciando inalterate soltanto quelle più allusive e meno dirette, ma alla fine fu deliberato che nessuna scena venisse tagliata.

Abou Sayf (1915, Cairo/ 1996) ha diretto alcuni corti e una quarantina di lungometraggi e malgrado soltanto un terzo dei suoi lavori sia di taglio realistico (la maggior parte dei quali adattati dai romanzi di Mahfouz o sceneggiati da Mahfouz stesso), è stato considerato il regista realista più dotato. La stragrande maggioranza dei suoi film ha il Cairo come ambientazione e, come temi, quelli relativi alla sopravvivenza, al sesso e alla libertà d’espressione che si confrontano puntualmente con la povertà.
Salah Abou Sayf, pur se con moralismo, è stato il primo cineasta egiziano a mostrare apertamente un omosessuale in quasi venti minuti ripartiti in una decina di scene, lasciando che il suo pittore riflettesse sulla vita di gay e parlasse delle cause della sua omosessualità e degli incontri occasionali con gli uomini, terminando con un discorso borioso sulla libertà sessuale di cui si poteva godere un tempo, resa con alcune scene retrospettive in bianco e nero in cui vediamo Ra’uf passeggiare per il centro del Cairo, con andatura effeminata, capelli raccolti in due trecce, una camicia damascata e pantaloni attillati che lo rendono, in realtà, più simile a un hippy che a un gay, noncurante dello sguardo scioccato dei passanti.
La trama ruota attorno al giovane Ahmad che lascia la sua famiglia di Isma‘iliyya per trasferirsi al Cairo, alla ricerca di lavoro e istruzione, ma le cose non vanno come spera e si ritrova presto senza denaro, fin quando il destino lo conduce al hammam al Malatili, un hammam ša‘bi[1] frequentato da omosessuali, in cui alloggia per meno di tre quruš al giorno.
Dal microcosmo dell’hammam si dipaneranno tutta una serie di incontri, il primo dei quali vede come protagonista la prostituta Na‘ima.
Il secondo incontro avviene con un frequentatore abituale dell’Hammam, il pittore gay Ra’uf che si invaghisce di Ahmad e lo invita varie volte a casa sua fin quando Ahmad cede e, tra coppe di vino, sigarette e la canzone di James Brown “Like a sex machine” cercherà invano di sedurlo.
[1] Popolare.

domenica 9 marzo 2008

Intervista a Magdy El Shafee

Tomorrow in AL JAZIRAH tv channel 8 am

"لقاء حول "مترو " و الرواية المصورة بكرة على قناة الجزيرة الساعة 8 صباحا .. ربنا يسهل"

Domani mattina alle 8 Magdy El Shafee, autore del graphic novel "Metro", sarà ospite della tv Al-Gazira.

domenica 2 marzo 2008

sabato 1 marzo 2008

"Habibi", Milk & Honey

Habibi Je t'aime (Tu es mon roi)
Et je suis ta reine (Milk and Honey)
Shagali bali ta3abli hali 3asabli albi w hobi huwa amani huwa makani huwa habibi ou albi kalamni tani la tkun anani faker fe shoi ou orbi saharni layali ta3abli hali 3asab hayati w albi
Habibi Je T'aime
Et Je Suis Ta Reine
I like the way you pay me attention and the way you give me affection
Can't you feel my hot temptation
don't you want to know my attention
Love and passion for all the nation,
love and passion bring you servation ( 2 mal)
Habibi Je T'aime (Tu es mon roi)
Et Je Suis Ta Reine (Ecoute moi)
Come with me I promise you my love is true its now or never
Come with me I promise you my love is true
Shagali bali ta3abli hali 3asabli albi w hobi huwa amani huwa makani huwa habibi ou albi kalamni tani la tkun anani faker fe shoi ou orbi saharni layali ta3abli hali 3asab hayati w albi
Habibi Je T'aime Et Je Suis Ta Reine
All the games that drive me crazy,
just make me wanna be your lady
The way your playing with me
then I know the woman to be
Albi albi hobi hobi kunte inta ha terbah albi,
albi albi hobi hobi do you want milk and honey (kuss)
Habibi Je t'aime (Tu es mon roi)
Et je suis ta Reine (Ecoute moi)
Come with me I promise you my love is true its now or never
come with me I promise you my love is true
Shagali bali ta3abli hali 3asabli albi w hobi huwa amani huwa makani huwa habibi ou albi kalamni tani la tkun anani faker fe shoi ou orbi saharni layali ta3abli hali 3asab hayati w albi
Du fond du coeur, chéri je t'aime
dans ton royaume je serais ta reine ...
your the owner of my heart,
And we’ll never be apart,
promise you belong to me… to eternity
Habibi Je t'aime (Tu es mon roi)
Et je suis ta Reine (Ecoute moi)
Come with me I promise you my love is true its now or never
come with me I promise you my love is true
Habibi Je t'aime (Tu es mon roi)
Et je suis ta Reine
Your the owner of my heart,
And we’ll never be apart,
promise you belong to me…to eternity
Saharni layali ta3abli hali 3asab hayati w albi