domenica 16 marzo 2008

Cosa ne è di Persepolis a Beyrut, una zona controllata dagli Hezbollah, alleati dell’Iran?

Nel 2007 al festival del libro di Dahiye (sobborgo di Beyrut) c’era un pila enorme di copie di Persepolis in traduzione araba.

Il fumetto, che è stato recentemente nominato agli Oscar nella sezione film di animazione (pur senza vincere), narra la storia autobiografica della Satrapi sin dall’infanzia fino all’età adulta e ha come ambientazione l’Iran della rivoluzione islamica del 1979 e gli anni a venire.

Se il libro ha avuto riscontri positivi al festival di Dahiye, analoga fortuna non è capitata al film: il Comitato della Censura ha chiesto che venisse bandito dalle sale cinematografiche libanesi.
Bassam Eid, funzionario della Empire Films, (casa di distribuzione del film in Libano) ha dichiarato che la Censura ha chiesto di posticipare la proiezione del film per via dello stato di pericolo in cui versa il Paese.
In parole povere, si temono rivendicazioni da parte degli Hezbollah dato che il film mette in cattiva luce l’Iran.

Quanto alla circolazione del film in Iran, è sorprendente apprendere che sia stato dato in due centri culturali ma in seguito bandito dalle sale.
.. Per molti ma .. non per tutti?! ..

Sfugge alla censura, però, la potenza dei mass media e la diffusione di internet.
Nessuna censura né dittatura locale potrà mai impedire la diffusione delle copie pirata per le strade o su internet! Questo è quel che succede quando un film viene bandito.
Inoltre spesso, un film che viene bandito, riscuote un livello d’attenzione altissimo da parte del pubblico incuriosito dal comprendere cosa ci sia di tanto haram (contro la legge, vietato) nella visione della pellicola in questione.

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