giovedì 19 febbraio 2009

«Immagina di essere una donna» di Badriyya al-Bishr (Arabia Saudita)


Quello che segue è un estratto, raccolto e tradotto in lingua italiana e presente nel libro «Basta!Musulmani contro l'estremismo islamico1» curato interamente dall'arabista Valentina Colombo . «Basta» è una raccolta di scritti, spesso tratti da riviste online e tradotti dall'arabo. La raccolta è suddivisa per temi in cinque parti che trattano la libertà da più angolazioni: politica, religiosa, delle donne, dell' Islam e della laicità.

Il brano che ho scelto (titolo originale “Takhayyal annaka imra'tan”, 2005) è inoltre presente nella sezione inglese della testata Shark el Awsat.

Immagina di essere una donna e quando nasce tuo fratello tutti esclamano: «Grazie a Dio è un maschio!» mentre quando sei nata tu hanno detto: «Dio ha voluto che fosse femminuccia!» E' il diminutivo a darti il benvenuto. Tu sei la prima o la seconda, ma sarebbe meglio non accrescere il numero delle figlie. Quindi tua madre non è da lodare, mentre quando mette al mondo un maschio allora si sprecano le lodi e non c'è nulla da obiettare!

Immagina di essere una donna e di avere bisogno dell'assenso del tuo guardiano per tutto. Non solo, come ritengono i dottori della legge, per sposarti, vergine ovviamente, ma per tutte le questioni che riguardano la tua vita. Non puoi studiare senza il consenso del tuo guardiano, nemmeno se sei arrivata al dottorato. Non puoi avere un impiego, né mangiare un boccone di pane senza il consenso del tuo guardiano. Ciononostante alcune persone non si vergognano di affermare che la donna per quanto concerne il lavoro e altre questioni specifiche non ha bisogno d alcun consenso.

Immagina di essere una donna e di doverti fare accompagnare ovunque dal tuo tutore, che potrebbe essere tuo figlio quindicenne oppure tuo fratello, che ti zittisce davanti ai suoi amici che si credono degli “uomini”, ma che sono degli adolescenti, e chiede loro: «Ehi ragazzi, la lasciamo fare?», il che significa che devi corromperlo e farlo chiedendo protezione a Dio, perché la verità di tuo fratello fa sì che non possa accettare denaro in contanti da una donna e preferisca ricevere come “compenso” un'automobile oppure un frigorifero oppure che tu paghi le rate per l'acquisto affinché Dio sia soddisfatto. Ma nella maggior parte dei casi non sarà soddisfatto e aprirà un nuovo capitolo.

Immagina di essere una donna e di essere provocata, malmenata e uccisa, e quando i giornali pubblicheranno la tua fotografia e quella dei criminali, nonostante la loro brutalità vi sarà chi si domanderà se la vittima era velata o meno e se per caso era uscita di casa a tarda notte. E se è stato tuo marito a spezzarti le costole di sicuro avrà avuto una buona!
[ .. ]
Immagina di essere una donna e di non poter guidare e, per poter svolgere le tue mansioni quotidiane, di dover noleggiare una limousine e un conducente indiano o cingalese e dovere sopportare, seduta sul sedile posteriore, l'odore dei suoi unguenti e dei suoi abiti. Potresti anche ricorrere a tuo fratello minore affinché ti accompagni al lavoro oppure a un autista che ha appena preso la patente, che però ti fa pagare un conto elevato e nel frattempo fa pratica con la tua auto per le strade. Solo perché non puoi guidare!
[ .. ]

1- V. Colombo, «Basta!Musulmani contro l'estremismo islamico», Arnoldo Mondadori Editore, 2007, Milano

Nessun commento: