giovedì 12 febbraio 2009

"It's Twilight .. again!"




"For almost ninety years I've walked among my kind, and yours .. all the time thinking I was complete in myself, not realizing what I was seeking. And not finding anything, because you weren't alive yet."

Dopo anni di letture di tutt'altro sapore, mi lascio travolgere anch'io dal fenomeno letterario - made in America – dell'anno. Apro il romanzo e, con mio grande stupore, resto incollata dalla prima all'ultima pagina.

Pubblicato in America nel 2006 e diventato subito Best Seller, in Italia è il fenomeno letterario-culturale del momento. Oltre a essere uno dei romanzi più letti, è uno dei più discussi sugli oltre 100 siti internet, blog e community e ovviamente anche su Facebook.

Twilight, che è primo della serie dei quattro romanzi scritti dall'americana Stephenie Meyer, (“New moon”, “Eclipse” e “Breaking down”) è stato tradotto in ben 20lingue e recentemente portato sul grande schermo attraverso l'adattamento cinematografico di Melissa Rosenberg e la regia di Catherine Hardwicke. L'attesissimo film ha registrato il successo dei botteghini e ha nondimeno posto in essere l'eterno interrogativo su quale delle due arti fosse superiore all'altra. Bello il film, più strutturato il romanzo, non si tratta comunque di capolavori né in un caso né nell'altro!

Proviamo adesso a mettere a fuoco le ragioni di tanto interesse e popolarità che, per alcuni, sfocia addirittura nella 'mania' come nel caso delle lettrici che si interrogano su dettagli relativi alla vita o ai pensieri dei protagonisti che nel romanzo sono poco chiari o non menzionati affatto.

Cosa sconvolge di più e perché tanto successo di pubblico?Non è certo il primo romanzo ad affrontare il tema dei vampiri, se ne annoverano tanti sin dai primi miti greco-romani per non parlare del celeberrimo “Dracula” di Bram Stoker ma è sicuramente il primo a occuparsi di vampiri adolescenti. Non da adito a nessun dubbio la purezza dell'amore di Edward, il quale si trova in una posizione di forza nei confronti di Bella non tanto perché lei sia 'umana' quanto piuttosto perché sia spesso descritta come 'statica' e remissiva. Ma Twilight piace perché ci fa tremare, piangere e sorridere, riempie le nostre notti e ci rapisce pagina dopo pagina. E' l'amore che in questo romanzo risuona forte come un tuono o una battuta a baseball all'aperto con giocatori d'eccezione! E' l'amore perduto, quello mai avuto, quello che vorremmo che ci travolgesse per sempre. Edward è un mostro perché è tutto ciò che abbiamo perso. E' l'anti boyfriend. Il suo amore potrebbe essere letale per Bella. Non somigli a nessuna da quando ti amo scriveva Neruda e, leggendo questa saga, mi ritorna in mente. La bellezza fuori dal comune di Lui, l'essere 'incapace' di Lei, la totale dipendenza di una donna dal suo uomo che ci ricorda il ruolo di subordinazione perso nei secoli e nella corsa all'emancipazione, alla non dipendenza dall'uomo.

In questo romanzo la forza dell'amore è come un albero secolare che, resistendo al tempo, libera i suoi rami e crea i germogli che diventeranno frutti col primo caldo.
Un amore che lotta contro se stesso, un amore che supera le barriere della morte e di essa si nutre nel continuo altalenare tra veglia e sonno. Corpulento ed effimero, elude il tempo, il genere e le aspettative. E' un romanzo, soltanto un romanzo, ma ci rapisce e ci fa sognare, ci fa sperare che Edward esista e che un giorno busserà alla nostra porta per donarci l'eternità.

"Twilight, again", he murmured. "Another ending. No matter how perfect the day is, it always has to end." "Some things don't have to end", I muttered through my teeth, istantly tense.

1 commento:

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